Arte del xx secolo 1900-1925
L’Esposizione Universale di Parigi del 1900 vede tra gli artisti italiani invitati Medardo Rosso -che esporrà nel 1902 anche alle mostre degli Impressionisti in Olanda e Germania e redigerà un fondamentale testo sull’Impressionismo in scultura- e Pellizza da Volpedo -che nel 1901 sarà presente anche al Glasspalast di Monaco di Baviera, alla Künstlerhaus di Vienna e al Principato di Monaco. Carlo Carrà, diciannovenne, è a Londra, dopo il soggiorno parigino del ’99.
Nel 1901 la IV Biennale di Venezia accoglie l’arte italiana in sale regionali e propone le mostre personali di Rodin e Boecklin, Morelli, Nono e Previati. Carrà rientra a Milano. Matisse espone per la prima volta al Salon des Indépendants. Kandinskji a Monaco fonda il gruppo ‘Phalanx’.
Nel 1902 Giacomo Balla, dopo un soggiorno parigino, espone un gruppo di opere alla LXXII Esposizione Internazionale di Belle Arti della Società Amatori e Cultori di Roma. La Promotrice di Torino allestisce la Quadriennale, Prima Esposizione internazionale d’arte decorativa moderna. Bistolfi ne disegna il manifesto. Vi espongono, tra gli altri, Balla -attivo come ritrattista mentre compie ricerche sulla luce artificiale urbana (Boccioni e Severini frequentano il suo studio romano)- e Pellizza da Volpedo che espone il ‘Quarto Stato’ dipinto con tecnica divisionista. La rassegna sancì il trionfo del Liberty, come riflesso della linea di tendenza europea già comparso all’edizione del 1898, e coagulo di esperienza preraffaellite documentate dalla prima Biennale di Venezia del 1895 e dell’allegorismo di G.A. Sartorio. Vitalismo, flessuosità e dinamismo di linee caratterizzano con esiti eclettici questa stagione.
Nel 1903, alla LXXIII Esposizione internazionale di Roma opere di Balla, Bistolfi, Grosso, Guido Marussig, Medardo Rosso, Severini mentre si distinguono alla V Biennale di Venezia, ancora Balla e Pellizza da Volpedo. A Roma Sironi e a Venezia Modigliani entrano in contatto con Balla e con Boccioni. A Parigi viene istituito il Salon d’automne: vi comincia ad esporre Matisse. Henri Bergson pubblica ‘Introduction à la Métaphysique’.
Nel 1904 un gruppo di opere di Balla alla LXIV Esposizione Internazionale di Roma; un gruppo d’opere di Pellizza alla LI Esposizione d’arte della Promotrice di Genova; al II Salon d’automne di Parigi un gruppo d’opere di Medardo Rosso che espone in personale al Kunstsalon Artaria di Vienna nel 1905
I funerali dell’anarchico Galli, celebrati a Milano nel 1905, diverranno soggetto di un’opera di Carrà. Alla VI Biennale di Venezia, opere di Pellizza da Volpedo; D’Annunzio sottolinea la presenza di Bistolfi (che si era formato sulla lezione di Grandi); nella sua plastica confluivano Simbolismo, Preraffaellismo e Liberty con esiti di un tipico spiritualismo. Alla LII e LIII Esposizione della Promotrice genovese. F.T. Marinetti, attivo come letterato e poeta dal 1902, fonda a Milano la rivista ‘Poesia’ che ospita autori simbolisti e gli ‘incendiari’ italiani coi quali elabora le tesi futuriste. Al Salon d’automne di Parigi espongono i ‘Fauves’. Primo viaggio a Parigi di Lorenzo Viani. A Dresda si forma il ‘Künstlergruppe Brücke’ (Gruppo del Ponte) che dà inizio alla fase saliente dell’Espressionismo. Il 1905 si considera anno d’inizio delle avanguardie storiche.
Nel 1906 si inaugura l’imponente ‘Mostra del Sempione’ alla Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente di Milano. Vi spiccano le opere di Balla e Pellizza. È l’anno della morte di Paul Cézanne, figura dal ruolo determinante nel recupero dei valori di massa e forma dopo l’impressionismo. Giungono a Parigi Amedeo Modigliani che inizia la propria formazione affascinato dalla scultura africana, e altri giovani tra cui Anselmo Bucci.
Nel 1907, alla VII Biennale di Venezia, Chini, De Albertis, Nomellini e Previati curano la mostra internazionale ‘L’arte del sogno’. Casorati vi presenzia per la prima volta, con dipinti legati al clima delle Secessioni di Vienna e Monaco. Boccioni si iscrive all’Accademia di Venezia. Morandi a quella di Bologna. Matisse compie un viaggio in Italia. Picasso dipinge le ‘Demoiselles d’Avignon’. Bergson propone ne ‘L’évolution créatrice’ il concetto di durata nell’esperienza in relazione alla conoscenza concettuale dell’oggetto. Su questa via muove la ricerca di Picasso, Braque, Gris, individuata con il termine ‘Cubismo’ da Vauxcelles nel 1908.
Nel 1908 alla LXXIII Esposizione internazionale di Roma opere di Balla e Casorati. Due ampie mostre di giovani alla Fondazione Bevilacqua la Masa di Venezia, diretta da Barbantini. Alla mostra autunnale della Permanente di Milano, opere di Boccioni e Carrà. A Roma, sulle premesse di simbolismo e di liberty lavora il poliedrico Duilio Cambellotti. Picasso giunge al cubismo analitico. Inizia l’attività di Léger. Secondo viaggio a Parigi di Lorenzo Viani che si esprime in seguito in cupi accenti espressionistici.
Nel 1909 la VIII Biennale vede tra le mostre retrospettive quella di Pellizza da Volpedo, suicida nel 1907; la LXXIX Esposizione romana un folto gruppo di opere di Balla. A Parigi, sul ‘Figaro’ del 20 febbraio F.T. Marinetti, pubblica la ‘Fondazione e il Manifesto del Futurismo’. Cominetti firma il Manifesto ma non aderisce al Movimento. Sempre a Parigi nasce il movimento ‘Section d’or’. Prima presenza di Duchamp al Salon del Indépendants. A Milano ‘Poesia’ pubblica il Manifesto e un articolo sul Futurismo. A Firenze, sul n° 12 de ‘La Voce’, Soffici pubblica un lungo articolo dedicato a Medardo Rosso. Arturo Martini si forma sulle indicazioni di Hildebrandt a Monaco di Baviera dove si attiva la Neue Kunstler Vereinigung (Nuova Associazione degli Artisti) che darà vita a Der Blaue Reiter (Il Cavaliere Azzurro).
Nel 1910 Balla, Boccioni (che dipinge ‘La città che sale’ e ‘Rissa in Galleria’), Carrà (che dipinge quell’anno stesso i ‘Funerali dell’anarchico Galli’), Russolo e Severini redigono il Manifesto della pittura futurista, seguito a breve dal ‘Manifesto tecnico’; alla LXXX Internazionale di Roma opere di Balla e Casorati; a Parigi Modigliani presenta un gruppo di opere al ‘Salon des Indépendants’; Gino Rossi (già a Parigi nel 1907) espone un gruppo di dipinti alla Fondazione Bevilacqua la Masa in Ca’ Pesaro che nell’estate vedrà una personale di Boccioni presentata da Marinetti; a Firenze si apre la ‘Prima mostra italiana dell’Impressionismo’ con un folto gruppo d’opere di Medardo Rosso; la IX Biennale di Venezia vede tra le mostre di stranieri le retrospettive di Courbet e Monticelli e le personali di Renoir e di Klimt. Nella Sala della gioventù espongono, per la prima volta ai Giardini, Casorati e Magnelli, unico tra gli ‘italiani di Parigi’ che si fermerà nella capitale francese senza più far rientro. Garbari espone a Ca’ Pesaro. De Chirico giunge dalla Germania a Firenze: vi dipinge il suo primo quadro metafisico, ispirato a piazza Santa Croce con la statua di Dante: ‘Enigma di un pomeriggio d’autunno’ che esporrà a Parigi nel 1913. Seguono le’Piazze d’Italia’ coeve ai ‘Canti Orfici’ di Dino Campana.
Del 1911 il ‘Manifesto dei Drammaturghi Futuristi’. Alla Esposizione internazionale di Roma, nel Cinquantenario dell’Unità d’Italia folti gruppi d’opere di Balla e di Medardo Rosso; alla Fondazione Bevilacqua la Masa gruppi d’opere di Arturo Martini e di Gino Rossi. Boccioni esegue la trilogia degli ‘Stati d’animo’. A Roma A.G. Bragaglia pubblica ‘Fotodinamismo futurista’. A Parigi espongono al Salon d’automne De Chirico, Rossi, Modigliani (scultore) e Martini che alla propria formazione bistofiana, wildtiana e di Hildebrandt aggiunge così la lezione di Maillol e Gauguin. Nell’ambito dell’Espressionismo, a Monaco di Baviera nasce ‘Der Blaue Reiter’. Il Russia Larionov sviluppa il ‘Raggismo’. Contatti tra futurismo e cubismo.
Nel 1912 Parigi, Londra, Bruxelles e la Galerie der Sturm di Berlino ospitano mostre dei Futuristi. Boccioni redige il ‘Manifesto tecnico della scultura futurista’ che invia a Parigi a Medardo Rosso, il grande scultore impressionista ammirato dai futuristi e sullla lezione del quale egli imposta il proprio lavoro; a Marinetti compete il ‘Manifesto tecnico della letteratura futurista’. Alla X Biennale di Venezia la mostra storica della Wiener Künstler-Genossenschaft. Tra le personali di italiani quella di Previati; di stranieri quelle di Knopff e di Blanche. Al X Salon d’automne al Grand Palais di Parigi, gruppi di opere di De Chirico, Martini, Andreotti, Modigliani e di Boccioni (che dipinge ‘Materia’), in dialogo critico col cubismo. Prampolini aderisce al Futurismo. Duchamp dipinge il ‘Nudo che scende le scale N 2’. Prime mostre di Max Ernst a Bonn e Colonia.
A Roma nel 1913 si aprono la ‘Prima Esposizione di Pittura Futurista’ con Balla, Boccioni, Carrà, Severini, Soffici (già collaboratore di riviste francesi come critico) e Russolo (che redige il manifesto futurista ‘L’arte dei rumori’) e la ‘Prima Esposizione d’arte della Secessione’. A Firenze, su ‘La Voce’, Roberto Longhi pubblica l’articolo ‘I pittori futuristi’. Personali di Gino Severini a Londra e Berlino. A Ca’ Pesaro, alla mostra della Fondazione Bevilacqua la Masa, personale di Casorati e gruppi di opere di Martini e Gino Rossi. Alla Galérie la Boëtie di Parigi ‘Première Exposition de Sculpture Futuriste du peintre et sculpteur Boccioni’ che nel suo scritto ‘L’uomo fonte spaziale’ in catalogo afferma: “Il problema del dinamismo in scultura.dipende principalmente dall’interpretazione della forma”, introducendo il concetto di ‘forma variabile’. Carrà redige il manifesto futurista ‘La pittura dei suoni, rumori, odori’. Alla ‘Primo Salone d’autunno tedesco’ alla Galerie der Sturm di Berlino i Futuristi espongono in forze insieme con Chagall, Robert e Sonia Delaunay, Ernst, Goncarova, Kandinskij, Klee, Kokoschka, Larionov, Léger, Macke, Marc, Picabia, Rousseau, Souza Cardoso. Alla Galleria Futurista di Roma personale di Boccioni; a Firenze Esposizione di Pittura Futurista di ‘Lacerba’. A Parigi, de Chirico espone al Salon des Indépendants e al Salon d’Automne. Primo ‘Readymade’ aiutato di Duchamp. Soggiorno di Ernst a Parigi. Picasso giunge al ‘Cubismo sintetico’.
Nel 1914, a Roma, alla Galleria Futurista, ‘Esposizione di Pittura Futurista’ ed ‘Esposizione libera futurista internazionale’ con Alchipenko, Depero, Marinetti, Martini, Morandi, Prampolini, Rosai, Rossi, Sironi che lavora a una celebrazione monumentale della civiltà della macchina permeata da intima minaccia. Nella pittura futurista entra il ‘collage’. Al Palazzo delle Esposizioni ‘Seconda esposizione Internazionale’ della Società degli Amatori e Cultori di Belle Arti, con Balla, Cézanne, Klimt, Martini, Morandi, Morbelli, Previati, Rodin, Rossi, Schiele, Lorenzo Viani. Licini e Morandi espongono alla ‘Mostra dei Secessionisti’ a Bologna. Boccioni espone a Firenze. Prima Esposizione di Pittura Futurista a Napoli. A Milano ‘Primo grande concerto futurista per intonarumori’. Con composizioni di Luigi Russolo al Teatro Dal Verme e ‘Prima esposizione d’arte del gruppo di Nuove Tendenze’ alla Famiglia Artistica, con Bisi Fabbri, Chiattone, Dudreville, Erba, Alma Fidora, Funi, Nizzoli, Possamai, Sant’Elia, sostenuti da Ugo Nebbia. A Venezia la XI Biennale propone tra le personali di stranieri: Ensor, Bourdelle, Medardo Rosso e tra le mostre quella dei Divisionisti Italiani con Previati e Emilio Longoni, della Xilografia e delle arti decorative con vetri di T. Wolf-Ferrari e Zecchin; al Lido la ‘Mostra di artisti rifiutati dalla Biennale’. Su ‘Lacerba’ Soffici scrive di De Chirico e di Alberto Savinio che aveva tenuto un concerto a Parigi. Sant’Elia redige il ‘Manifesto dell’Architettura Futurista’. Inizia la pubblicazione di articoli interventisti a firma di Balla, Papini, Soffici. Marinetti, Boccioni, Carrà, Russolo e Piatti redigono il manifesto ‘Sintesi futurista della guerra’ Allo scoppio del primo conflitto mondiale Mussolini lascia l’Avanti e fonda ‘Il Popolo d’Italia’. Balla realizza le sue prime sculture (alcune con Depero) partendo dai problemi posti da Boccioni che pubblica ‘Pittura e scultura Futuriste’ per le Edizioni di Poesia. Esperienze plastiche di Melli. Esce da Vallecchi ‘Cubismo e Futurismo’ di Soffici. Alla nuova rivista ‘La Voce’ collaborano ampiamente i Futuristi. In Inghilterra nasce il ‘Vorticism’.