Arte del xx secolo 1945-1960
Il secondo dopoguerra vede in Europa imporsi l’espressionismo del gruppo Cobra e lo Spazialismo di Lucio Fontana, in netta rottura con gli schemi classici della pittura e della scultura mentre l’Action painting americana spinge a sua volta sull’automatismo del gesto in un violento rapporto con la materia. Nascono le prime ricerche internazionali nell’ambito dell’arte cinetica e programmata.
Per la storia italiana, a Venezia, nel 1945, la Nuova secessione artistica italiana rifonda il realismo in termini formativi di cultura; comprende Levi, Cassinari e gli artisti che confluiscono poi nel Fronte nuovo delle arti che dal 1947 al 1950 aggrega Birolli, Guttuso, Vedova, Corpora, Fazzini, Franchina, Santomaso, Pizzinato, Viani, Leoncillo e fonda il concetto di autonomia dell’arte sulla libertà di creazione e di pensiero; prima mostra a Milano alla galleria della Spiga a cura di G.Marchiori. A Milano sorge la rivista Numero (dicembre 1945 – aprile 1946) dove Morlotti, Vedova e altri pubblicano il Manifesto del Realismo Oltre Guernica, e la rivista Pittura (dicembre 1946 – agosto 1947).
A Bologna nel 1948 la Prima mostra nazionale d’arte contempotanea provoca una polemica di Togliatti su Rinascita e la protesta di Guttuso, Mafai, Turcato, Leoncillo, Consagra.
Il Neoconcretismo promuove l’arte astratta in funzione antinaturalista, antirealista e antisurrealista: fanno capo alla tendenza il MAC milanese (Movimento Arte Concreta) che raggruppa, dal 1948 al 1958, Di Salvatore, Nigro, Fontana, Munari, Veronesi. Mazzon, Monnet, Pantaleoni, Parisot, Scroppo, Soldati, Dorfles, Bordoni, Bertini, Galvano, Parisot, Scroppo; a Roma il Gruppo Forma 1 nel 1947 pubblica il Manifesto del formalismo firmato da Accardi, Attardi, Guerrini, Dorazio, Perilli, Sanfilippo, Turcato, che lavorano in ambito aniconico con tangenze col costruttivismo; a Firenze il Manifesto dell’Astrattismo classico è redatto nel 1950 da Migliorini e firmato da Berti, Nativi, Monnini, Moretti, Nuti. Nel 1949 Mario Ballocco fonda A.Z., rivista attiva fino al 1952 in linea con il M.A.C..
A Milano nel 1948 il Manifesto del Movimento Spaziale firmato da Fontana, Kaisserlian, Joppolo, Milena Milani, Tullier, propugna il superamento della pittura di cavalletto per un’azione di più vasta libertà, impiego, fruizione. Il gesto di Fontana per i buchi è il più trasgressivo e meditato dell’arte contemporanea. Il primo Ambiente con forme spaziali e luce nera è del 1949.